Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta "ZOOTECNIA"

PAROLE E RIFLESSIONI DI UNA CONFERENZA DI WALTER MARTIN

Disse: Di solito si parla dei maschi in allevamento e normalmente è anche comprensibile perché di solito il gregge viene creato dal maschio ma due anni fa sono stato pregato di fare una relazione nella ex DDR sull’importanza della femmina nell’allevamento. Sappiamo oggi che la fattrice ha più importanza di quello che abbiamo creduto. Con un amico mio che ha anche le attrezzature per fare i lucidi e abbiamo fatto questo lavoro partendo dal ‘900. E’ una relazione in cui mostro i lucidi e dimostro le mie tesi. Io spero di non dare troppi numeri e nomi con la speranza di sviluppare l’aspetto pratico. Il titolo di questa relazione è "L’evoluzione dell’allevamento SV e dell’influsso di alcune fattrici". Nell’allevamento comune e produttivo la base è l’analisi della produzione e come elemento base abbiamo qui l’importanza delle fattrici (l’ingrasso, l’aumento di peso, aumento ponderale, fertilità, produzione di latte, frazione carne/grasso nel macello) si docum...

UNA PROPOSTA ALTERNATIVA: ZORRO v.d. MORDSCHAU - P.Alquati

Immagine
TRATTE DAL TESTO DEL BORGIOLI ALCUNE CONSIDERAZIONI SULLA CONSANGUINEITÀ “…il SANSON coniò la frase ben nota: « La consanguineità esalta la potenza ereditaria degli animali al più alto esponente », concetto che possiamo ancora accogliere perché sappiamo appunto come l'applicazione di questo metodo porti ad un progressivo aumento della omozigosi o purezza genetica degli individui.  Il CORNEVIN constatò che la consanguineità dà risultati diversi a seconda della specie, e che in generale le piccole specie pluripare risentono più delle grosse specie unipare degli inconvenienti della riproduzione consanguinea.  Fra gli zootecnici tedeschi, SETTEGAST e NATHUSIUS furono decisi avversari di questo metodo, e molti altri sostennero la inopportunità di usare la consanguineità nel miglioramento delle razze domestiche… Questi fenomeni si manifestano con maggiore frequenza specialmente nei suini, conigli, cani, polli ed altre specie di bassa corte. Come dunque spiegare questi risultati...

I CANI DELLA DDR: COME SI PRODUCEVANO?

Immagine
Tanto si parla dei cani della DDR ma nessuno spiega o esamina come erano allevati. Ogni prodotto zootecnico non nasce a caso ma secondo un preciso criterio

TESTA: tipo, forme, focature - Testo e disegni di Piero Alquati

Immagine

PROPORZIONI E DIMORFISMO SESSUALE DEL CANE DA PASTORE TEDESCO di Piero Alquati

Immagine
Andrea Gelmini mi ha posto una domanda: Come mai nello standard si determina la lunghezza del tronco dal 10 al 17% in più dell’altezza? Mi sembra una discrepanza piuttosto ampia, può essere che si tenga conto della naturale predisposizione alla gravidanza da parte della femmina? Più o meno come accade nella femmina dell’essere umano?  Se prendo in esame la vecchia lettura che fissava l’altezza ideale a 57,5 cm. per le femmine con 2,5 cm. di tolleranza in più o in meno, rilevo che una femmina di 55 cm. di altezza potrebbe avere un tronco di 64,3 oppure di 70.2 se fosse alta 60 cm.  Mentre un maschio di 60 cm. di altezza (tenendo sempre conto della vecchia lettura e dei 2,5 cm. di tolleranza) potrebbe invece essere 66 se avesse solo il 10% della lunghezza. Così risulterebbe più corto di una ipotetica femmina della stessa altezza e ciononostante entrambi rispetterebbero comunque lo standard. La logica mi suggerisce che deve esserci una spiegazione biologica e funzionale. ...

I CANI DA PASTORE TEDESCO GRIGIO FOCATI (P.Alquati)

Immagine

CONSANGUINEITA' DEL PROF.CAVALCHINI e COMMENTO di P.ALQUATI

Immagine
Genetica canina: Consanguineità ed accoppiamenti a cura del Prof. Luigi Guidobono Cavalchini Leggiamo insieme il suo articolo e commentiamolo considerando la realtà dell'attuale allevamento del cane da pastore tedesco in Italia ed in Germania. (in corsivo le osservazioni di P.Alquati) Guidobono Cavalchini: È noto che gli allevatori cercano di migliorare le caratteristiche dei propri cani utilizzando come riproduttori i soggetti “migliori” di ogni generazione con accoppiamenti di individui tra loro parenti in modo da ottenere, attraverso un certo numero di generazioni, un “pool” genetico con le caratteristiche desiderate. Per raggiungere una omogeneità di “tipo”, l’allevatore opera con accoppiamenti in consanguineità. Questo metodo di accoppiamento, detto anche inincrocio o inbreeding provoca, a livello genetico, un aumento dell’omozigosi. - Significato di omozigosi da enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)di Mauro Capocci - Condizione pe...