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UNA PROPOSTA ALTERNATIVA: ZORRO v.d. MORDSCHAU - P.Alquati

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TRATTE DAL TESTO DEL BORGIOLI ALCUNE CONSIDERAZIONI SULLA CONSANGUINEITÀ “…il SANSON coniò la frase ben nota: « La consanguineità esalta la potenza ereditaria degli animali al più alto esponente », concetto che possiamo ancora accogliere perché sappiamo appunto come l'applicazione di questo metodo porti ad un progressivo aumento della omozigosi o purezza genetica degli individui.  Il CORNEVIN constatò che la consanguineità dà risultati diversi a seconda della specie, e che in generale le piccole specie pluripare risentono più delle grosse specie unipare degli inconvenienti della riproduzione consanguinea.  Fra gli zootecnici tedeschi, SETTEGAST e NATHUSIUS furono decisi avversari di questo metodo, e molti altri sostennero la inopportunità di usare la consanguineità nel miglioramento delle razze domestiche… Questi fenomeni si manifestano con maggiore frequenza specialmente nei suini, conigli, cani, polli ed altre specie di bassa corte. Come dunque spiegare questi risultati...

1964 Il Presidente SV WERNER FUNK sul tema displasia

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COME PIU’ VOLTE SCRITTO E DETTO, ABBIAMO SPESO MILIONI DI EURO E GETTATI AL VENTO 50 ANNI DI SELEZIONE SENZA OTTENERE NULLA. DI CONTRO, OLTRE AVER OFFERTO IL NOSTRO PASTORE TEDESCO PER LE INDAGINI NECESSARIE SULLA PROVENIENZA DELLA DISPLASIA NELLE RAZZE DI MEDIA TAGLIA, ABBIAMO CREATO LA MALEVOLA IMMAGINE DI UN CANE DISPLASICO PER ANTONOMASIA. COME SUGGERIVA FUNK, CON LA META’ DI SOLDI E TEMPO SPESI, AVREMMO PORTATO SALUTE ED ONORE ALLA NOSTRA RAZZA. MA QUESTO ANDAZZO DI COSE NON SI SBLOCCA PERCHE’ DI GRANDE CONVENIENZA PER CHI ESERCITA PRERADIOGRAFIE, RADIOGRAFIE E INTERVENTI INOPPORTUNI SENZA PORTARE ALCUN VANTAGGIO ALLA SUA SELEZIONE. SV ZEITUNG 20 AGOSTO 1964 Funk sosteneva le ipotesi della lettera sulla displasia e contestava i criteri adottati Sulla questione displasia uno Scienziato americano ha scritto ad un famoso allevatore americano, su sua richiesta, una lettera che portiamo all'interesse generale. Dr. Funk, Presidente “ Ti voglio brevemente illustrar...

EVVIVA L'EVOLUZIONE, BEN VENGA L'EVOLUZIONE di P.Alquati

EVVIVA L’EVOLUZIONE, BEN VENGA L’EVOLUZIONE NEL CANE DA PASTORE TEDESCO Sicuramente anch’io sono desideroso di riscontrare l’evoluzione nel cane da pastore tedesco, ossia il pieno rispetto dello standard e, pertanto, soggetti sempre in taglia, con dentature sane e complete, con angolazioni indicate così come con proporzioni raccomandate. Come leggiamo nello standard, cani costruiti da trottatori ossia con una linea dorsale modestamente discesa che non consenta ai critici di dire che i nostri cani sono gobbi con il posteriore basso. La varietà dei colori deve articolarsi nel pieno rispetto di quanto sancito dallo standard nell’intento di poter ottimizzare la poliedricità genealogica utilizzando differenti ceppi di provenienza. - Sarà una grande evoluzione quando il progetto di un genoma sarà rivolto a produrre soggetti esenti da displasia e non continueremo con la ridicola barzelletta delle lastre radiografiche che provengono dall’idea che sia un problema mendeliano quando, invec...

BELLO e BRAVO - Piero Alquati - Un articolo degli anni '80 ancora attuale

Erano gli anni ‘80   da una Conferenza di Piero Alquati Giudice e Selezionatore della razza del cane da pastore tedesco Bravo e bello - Connubio possibile? Una breve introduzione Il tema "Bravo e bello - connubio possibile?" è interessante e, oggi, particolarmente sentito tra le razze d'utilità il cui allevamento è spesso diviso nei suoi propositi da una duplice intenzione rivolta, nell'ambito di una medesima razza, a generare soggetti alcuni più adatti alle competizioni morfologiche, altri alle prove di lavoro o alle gare d'impiego. Un dualismo che diviene particolarmente evidente, ad esempio, tra le razze da slitta dove la selezione dei soggetti usati nelle competizioni rivolge tutti i suoi sforzi all'intento di allevare soggetti più agili e dinamici, se non addirittura contaminati dall'introduzione di altre razze, gratificando un'anatomia e, soprattutto, un temperamento simili ai levrieri da corsa, alterando anche la costituzi...
TEORIA DEI MASSIMI INSTABILI Piero Alquati Arrangiamoci a tentare di evitare il peggio Le opinioni che voglio esprimere a molti parranno deliranti ma, forse, è il delirio la liberazione dall'usuale e, con esso, dall'errore originale. La malattia ereditaria delle anche del cane, definita ormai volgarmente displasia, è un incubo che diviene un imprendibile e temibile killer che danneggia le razze, incentiva utili per le sue indagini, confonde gli allevatori e deprime i proprietari. E' ormai dal lontano 1964 che mi confronto con questo male, quando acquistai il Sieger della classe giovani del Campionato SV Aro v. Worringer Reitweg. Con lui scoprii il problema perché gli allevatori tedeschi mi fecero notare che era molto importante il contrassegno stampato sul suo pedigree il quale diceva: "A befund". Una ricerca che da tempo quegli allevatori silenziosamente effettuavano. Tacevano anche sul riproduttore displasico Lido v.d. Wienerau, che è nei grandi ceppi, com...

CODICE ETICO DELL'ALLEVATORE DI CANI - ENCI - Ufficio centrale del libro genealogico

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PASTORE TEDESCO: PRINCIPI CINOGNOSTICI PER IL SUO TIPO - P.Alquati

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