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ZUCHTSTRATEGIE (Kernthemen Größe-Situation-Zucht) - Lothar Quoll

Dalla Rivista SV gennaio 2014 ZUCHTSTRATEGIE (Kernthemen Größe-Situation-Zucht) Lothar Quoll Personalmente ho memoria di discussioni riguardanti la taglia già a partire dagli anni ’70. La media della taglia stava crescendo già a quei tempi. Nel 1997 la Commissione di Allevamento aveva individuato come punto chiave questo problema. Tuttavia non mi sono noti provvedimenti presi per contrastare questa tendenza. Nel 2004 avevo considerato la questione ed avevo pubblicato tre articoli sulla rivista della SV esponendo statistiche e il processo storico del suo sviluppo. Il grafico n°1 mostra l’evoluzione della taglia dei maschi, riportati nella zona rossa e delle femmine nella zona blu considerando il periodo intercorrente dal 1922 al 2012, indicando le relative frequenze. Quest’analisi dimostra che non è un problema solo di oggi. Le misure della taglia sono state anche uno dei motivi di discussione per l’attribuzione della selezione. La tendenza è verso l’alto, tuttavia,...

STANDARD: PURTROPPO 0 PER FORTUNA? Piero Renai della Rena

STANDARD: PURTROPPO 0 PER FORTUNA? Ho letto con molto e crescente interesse l'articolo inviatomi dal professor Enzo Righi, articolo intitolato "Purtroppo c'è lo Standard", a proposito della taglia del Pastore Tedesco. Questa è una razza che non giudico anche se amo moltissimo (è possibile non amare e non rimanere affascinati da essa?) quindi mi guardo bene da entrare nel merito, ma l'argomento della taglia e delle perplessità che questa comporta riguarda oggi quasi tutte le razze canine; si tratta di un fenomeno generalizzato per il quale bisognerà bene trovare una spiegazione razionale. Si parla ancora di aumento dovuto alle migliori condizioni igieniche, alimentari, etc..., si parla ancora di evoluzione delle razze; ma la statura è scritta nei geni e il termine "evoluzione" ha un significato biologicamente ben preciso che non mi pare si adatti al caso nostro. Io distinguerei due aspetti:il primo è quello che riguarda l'aderenza allo st...

QUALCOSA CAMBIA? - P.Alquati

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QUALCOSA CAMBIA? (P.Alquati) La variata Giuria del Campionato SV, iniziata lo scorso anno, ci porta a supporre che un certo cambiamento sia in atto. Vedremo se questa impressione coinciderà con i fatti, intanto apprezziamone le intenzioni che un buon allevatore non può ignorare anche se poi non sempre sono gratificate dall’approvazione dei Giudici. Quanto sto per esporvi è cosa piuttosto complessa e la tentazione di farcirla con ampi commenti è grande ma è meglio andare alla sintesi. Agli esperti e ai liberi da preconcetti bastano poche parole. Dall’inizio del 2014 sulla Rivista SV sono apparsi tre articoli che vanno considerati. Nel gennaio 2014, il Giudice incaricato del giudizio della Classe adulti maschi del Campionato SV, Lothar Quoll , pubblica un importante articolo sul problema della taglia: 16 pagine nelle quali descrive l’evoluzione zootecnica della razza a partire dalle sue origini. In questa rassegna sottolinea come i grandi riproduttori del passat...

ESAME e IMMAGINE dei RIPRODUTTORI 2014 - P. Alquati

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VI PROPONGO L'EVOLUZIONE DELL'ESAME DEI RIPRODUTTORI ITALIANI COMPILATI ESAMINANDO I FIGLI PRESENTATI NEI RADUNI SAS 2014 (è un anticipo dell'evoluzione) oluzione)

PREDATORIETA' : FINE O MEZZO?

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Predatorietà: fine o mezzo? Piero Alquati Sul numero di marzo della rivista "I nostri cani", ho letto l'articolo di Gabriele Dalle Mulle dal titolo "Se utilità e difesa diventano un bel gioco": il tema non è di oggi ed è sempre attuale. Il Relatore, con entusiasmo, parla delle prove di lavoro essendone egli stesso estimatore e solo chi ne è coinvolto ti fa assaporare il fascino di qualunque attività o disciplina. Lo scritto plaude alle esecuzioni del cane rese quasi spontanee dalla simbiosi con il proprio conduttore, criticando le esecuzioni didattiche di un tempo il cui risultato era una sequela di azioni meccaniche e condizionate, frutto della mentalità militaresca che le originò. Basti pensare che nelle classi A B e C di un tempo era attribuito l'abbondante punteggio di 10 punti all'abilità del conduttore che era visto non tanto come un componente dell'unità cinofila, quanto come "un domatore". Molto probabilmente,...

BELLO E BRAVO - Connubio possibile?

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Erano gli anni ‘80   da una Conferenza di Piero Alquati Giudice e Selezionatore della razza del cane da pastore tedesco Bravo e bello - Connubio possibile? Una breve introduzione Il tema "Bravo e bello - connubio possibile?" è interessante e, oggi, particolarmente sentito tra le razze d'utilità il cui allevamento è spesso diviso nei suoi propositi da una duplice intenzione rivolta, nell'ambito di una medesima razza, a generare soggetti alcuni più adatti alle competizioni morfologiche, altri alle prove di lavoro o alle gare d'impiego. Un dualismo che diviene particolarmente evidente, ad esempio, tra le razze da slitta dove la selezione dei soggetti usati nelle competizioni, rivolge tutti i suoi sforzi all'intento di allevare soggetti più agili e dinamici, se non addirittura contaminati dall'introduzione di altre razze, gratificando un'anatomia e, soprattutto, un temperamento simili ai levrieri da corsa, alterando anche la ...